venerdì 6 dicembre 2013

IL NOSTRO PAESE: CUPELLO!

CUPELLO (il nostro paese)



STORIA:
Probabilmente in origine l'abitato prendeva il nome generico di "Villa degli Schiavoni.
Solo in epoca più tarda in alcuni atti pubblici compare il nome di "Villa Cupello" e, successivamente, Cupello.
 Le ipotesi più attendibili sono:
il nome deriverebbe dalla presenza di miniere di argilla adatte a fabbricare le "cuppelle", tegole per ricoprire le capanne.
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 Un'altra ipotesi farebbe risalire il toponimo al greco "to kupellon", cioè coppa, tazza, oppure al latino "capella", capretta.
- Un'ultima ipotesi mette in relazione Cupello col termine "cappella", come allusione all'antica cappella dedicata al patrono S. Rocco, centro vitale
La tradizione orale, invece, collegherebbe il nome dialettale del paese al latino "in lucum pellere", cioè spingere nei boschi, con riferimento alle invasioni turche che spinsero nei boschi il nucleo originario dell'abitato del paese.

 La storia del paese è legata a Monteodorisio. Fu colpito da un terremoto nel 1456 ed in seguito ripopolato mediante uno stanziamento di Schiavoni (fuggiti dai paesi balcanici) . In seguito subisce la dominazione degli Spagnoli, poi degli Austriaci ed infine dei Borboni fino all'arrivo dei Francesi.

MONUMENTI E LUOGHI D’INTERESSE:
-Antico Borgo:
·         Palazzo Marchione. Oggi è sede del municipio. Ha delle coppie di nicchie sulle facciate ove potevano essere inserite delle sculture. Pur non essendo un vero e proprio palazzo di difesa consta sul lato del cortile delle fuciliere eferitoie per la difesa personale. Forse questi elementi erano presenti sulle facciate prima di essere intonacate.
·         Palazzo Travaglino -Fiore. Risale al XVIII-XIX secolo. Consta di stilemi neoclassici.
·         Ex-Palazzo Chinni ora La Torriera. Risale al XIX-XX secolo la facciata è in laterizio e ciottoli di fiume in stile neoclassico.
·         Palazzo Lucarelli. La facciata consta di portone con ante lignee. Risale al XIX secolo.


CHIESE:

·         Chiesa della Natività di Maria SS.. È situata in Piazza Garibaldi. Il primo impianto risale ad un periodo antecedente al XVI secolo. Anticamente consisteva in una cappella dedicata al Santo patrono, San Rocco, ed era situata  all'estremo ovest dell'antico borgo nella piazza anticamente detta dell'Olmo, chiamata così per via del grande albero posto davanti alla chiesa. La facciata è caratterizzata da rotondità dei vari registri, del portale, della finestra e del frontone. Il portale è in pietra scolpita. Il campanile, a pianta quadrata ed edificato in laterizio, è stato restaurato da Giacomo Tornese nel 1830 e mostra ancora i segni dei bombardamenti del 1943. L'interno è ad aula unica con volta a botte con un'unica cappella laterale, dedicata a San Rocco, del quale è presente una pregevole statua lignea policroma. Di particolare interesse sono anche l'antico Battistero in stucco finissimo e l'artistico lampadario posto sotto la cupola. Nell'abside vi è un muro edificato con ciottoli e laterizio.
·         Chiesa della Madonna del Ponte. È anche chiamata “Chiesa vecchia”, con riferimento alla chiesa antica, un tempo situata fuori dal paese. L’edificio precedente era costituito da una costruzione rettangolare senza volta, con attiguo un cimitero e un pozzo. Sulla facciata, di fianco alla porta d’ingresso, era situata una finestrella dalla quale i viandanti potevano guardare la venerata immagine della Madonna. La vecchia chiesa, danneggiata dai bombardamenti del 1943, venne demolita e ricostruita nel 1956 così come appare oggi. La nuova costruzione, anch’essa di forma rettangolare e senza volta, culmina in un grazioso altare nel quale, in una nicchia marmorea, è conservata la statua lignea della Madonna del Ponte. Nella parte esterna del portale, sulla lunetta che sovrasta il portone d’ingresso, è collocato un artistico mosaico fiorentino raffigurante la Natività della Vergine Maria.

RESTI ARCHEOLOGICI:
·         Località La Botte. Risalgono all'età tardo-imperiale. Oggi ne restano le fondamenta e parte di un edificio verosimilmente riferibile ad una cisterna di una villa romana che, come per i ruderi precedenti, è realizzato in cocciopesto. La volta a botte è per la maggior parte crollata. La struttura è realizzata in opus incertum misto con l'opus reticolatum. L'edificio è utilizzato per molti secoli. Nel 1966 in questa zona è stata ritrovata una lastra in bronzo risalente al 384 d.C. che cita il latifondista romano Aurelio Evagrio Onorio.

Il nostro patrono è San Rocco ­-> 
è venerato come santo dalla Chiesa cattolica ed è patrono di numerose città e paesi. È il santo più invocato, dal Medioevo in poi, come protettore dal terribile flagello della peste.
Le nostre sagre sono: quella del “Carciofo” e quella delle “ ‘ndrocchie”.
Vi vogliamo raccontare ciò che facciamo noi ragazzi solitamente durante i pomeriggi:
abbiamo un posto dove si incontrano generalmente i giovani ed è un piccolo ‘’Giardinetto’’ oppure come chiamiamo noi cupellesi la ‘’Pineta’’ dove anche i bambini più piccoli si possono divertire con scivoli, altalene ecc..
Se ad esempio vogliamo fare compiti insieme possiamo andare nella Biblioteca comunale.
Durante l’inverno i ragazzi praticano la catechesi e l’ACR,  la quale è facoltativa:ci si riunisce insieme per conoscersi  meglio e per divertirsi.
Cupello vi propone anche uno ‘’Stadio Comunale’’e abbiamo anche due società calcistiche: la Virtus e la United. Inoltre tra le società sportive abbiamo anche quella di Pallavolo sport che  viene praticato in un palazzetto polivalente .  
                                 Elisa Gabaldi e Carla Passucci


11 commenti:

  1. Che grande paese.
    Da ricordare però anche la neo-Fontana della Raschia, la pista di pattinaggio, la piazzetta di Padre Pio,ecc...

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    1. Vero ma noi abbiamo messo le cose più importanti......!!

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  2. Sicuramente CUPELLO e' tanto altro ancora... Ma voi ragazze avete fatto un bel lavoro! Brave

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  3. Brave brave ma il merito e tutto del nostro paese!!!!

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  4. La " e" verbo..... VUOLE L'accentoooooo

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  5. Si ma al telefono è difficile trovarla,,......

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